Katia intanto, tiene cura della casa, preoccupandosi di non renderla polverosa e pulisce le cassette igieniche sostituendo spesso la lettiera. Cosa strana e positiva che personalmente abbiamo riscontrato, è che i siberiani perdono poco pelo, alcuni per niente, pur avendo un folto manto medio lungo e non si sciupa tanto facilmente, anche se, per nostra abitudine, li spazzoliamo con apposite spazzole e loro provano piacere e a volte sembra pure andare in estasi.La giornata poi si alterna fra un sonno e l’altro e giocare, a volte con noi, ad esempio inseguendo qualche pallina che lanciamo, e a volte fra di loro, inseguendosi e mimando qualche antica battaglia.
Inutile dire che ci sono momenti anche meno piacevoli, ad esempio quando qualcuno di loro va in calore e non è momento opportuno perchè si debba accoppiare, vuoi perchè ha appena avuto una gravidanza, vuoi perchè la gatta è troppo giovane e la notte spesso e volentieri è trascorsa insonne.
Ci troviamo così a passare molto tempo ad accarezzarli e non lasciarli soli chiudendo la porta della camera da letto, cercando di placare in parte questo istinto molto forte, cercando anche di distrali un po’ con qualche giochino.
Poi arrivano le gravidanze, e in queste circostanze non lasciamo nulla al caso: durante il parto assistiamo con cura la mamma e controlliamo che non ci siano complicazioni; la teniamo accanto a noi in camera da letto, con l’orecchio sempre vigile nel caso che abbia bisogno. Avete idea di quando meraviglioso sia vedere la mamma partorire e allattare per la prima volta i propri gattini? E’ così bello che non si può toglierle gli occhi di dosso.
Ripeto, un allevamento da molte gioie, ma senza dubbio anche molto impegno: capita che una gatta si faccia male e che la nostra prima preoccupazione sia di portarla dal veterinario, curandola al meglio evitando sistemi troppo invasivi (ad esempio il nostro veterinario evita di radere il pelo, faticando il doppio, prima di procedere a una ecografia).
Ci preoccupiamo che abbiano tutti le giuste cure, quindi per prima cosa le vaccinazioni, i controlli e visite periodiche. Ogni gatto ha il suo libretto sanitario, con il suo microchip e test verso le principali malattie virali; ognuno ha il suo pedegree in Anfi (Associazione Nazionale Felina Italiana), registrato così sul libro genealogico italiano.
Capita anche, tempo permettendo, che a rotazione portiamo i gatti alle Expo organizzate da Anfi e Fife, conseguendo soddisfacienti riconoscimenti. E’ bene sottolineare che avviene però poche volte all’anno, perchè consideriamo comunque uno stress per i mici passare molto tempo in una gabbia chiusa e quindi preferiamo in fondo anteporre la salute psicologica del gatto a qualche titolo onorifico.